primo giorno
In viaggio: ci avviciniamo alla nostra Islanda con il cuore gonfio di curiosità, pronti a ritirare quelli che diverranno le nostre accoglienti “case islandesi” nei giorni a venire. I nostri camper, fedeli mezzi di esplorazione di queste terre di libertà.
secondo giorno
Ad attenderci il Triangolo d’oro e quella vera e propria esplosione di energia che sono i geyser.
Qui ce n’è uno vecchio di ottomila anni, si chiama Geysir, ed è colui che ha dato il nome all’intero fenomeno geotermico.
Il terreno vulcanico è caldo, un’energia incontenibile spinge dal terreno, l’acqua bolle e si trasforma in vapore fino a che una colonna liquida esce con violenza dal terreno raggiungendo qualche decina di metri di altezza…una vera e propria esplosione di energia e di pura emozione nell’ammirarla.
Subito dopo, la meravigliosa Gullfoss, la nostra prima cascata islandese, il cui fragore sarà il SUONO che meglio descriverà l’intero viaggio anche una volta tornati a casa.
Colmi di emozioni, concluderemo questa prima giornata nordica tuffandoci nelle acque termali di alcune piscine naturali all’aperto dove, attorniati da una natura potente, ci godremo uno dei tramonti più belli di sempre e, con un pò di fortuna, vedremo l”Aurora spuntare sulle nostre teste, così immersi tra i vapori delle bollenti acque termali.
terzo giorno
C’è un aereo abbandonato, sulle spiagge d’Islanda.
Un immenso relitto del cielo, il DC-3, che atterrò in emergenza 40 anni fa in questi spazi remoti e lì rimase, dimenticato, fino ai nostri giorni. Lo avvicineremo, ci entreremo e lo esploreremo, prima di riprendere la strada in direzione Vik, dove sarà impossibile non fermarsi a Reynisfjara.
Qui appoggeremo i nostri piedi su una distesa di sabbia nera attorniati da bizzarre colonne di roccia e formazioni in basalto, contro le quali l’Oceano si infrange accarezzando le rocce con un’acqua che sembra divenire seta.
Sulle nostre teste, le Pulcinelle di mare che svolazzano, con il loro beccuccio arancione che le fa somigliare a piccoli tucani.
Lasceremo poi questa distesa nera per immergerci nuovamente nel nostro deserto bianco e avvicinarci a Jökulsárlón, la laguna ghiacciata dove ci addormenteremo cullati dalla nenia del ghiaccio che cade in acqua, incredibile scenario per una fortunata Aurora senza eguali.
quarto giorno
Apriremo piano la finestra sul nostro salotto naturale e faremo colazione immersi in esso…
La giornata che ci aspetta è intensa e ricca.
A bordo di un mezzo anfibio, esploreremo la laguna di Jökulsárlón, alla scoperta del più grande ghiacciaio di Europa, dove il ghiaccio scende dalle montagne e arriva fino in spiaggia, per poi “tuffarsi” e dare vita a decine di piccoli iceberg che galleggiano nella baia finché la corrente non li porta via.
Sfioreremo poi Skogafoss, alla cui destra s’inerpica una scalinata di circa 700 gradini che porta fino in cima, a pochi passi dall’inizio del salto, con una vista mozzafiato da far spavento.
Infine…
Avete mai dormito sotto una cascata? Preparatevi a farlo…
La Cascata Seljalandsfoss sarà il nostro scenario per questa nottata in attesa della Signora Verde.
quinto giorno
Seljalandsfoss ci accoglierà subito al nostro risveglio, qui dove la potenza del fiume cade da un’altezza di 60metri con il sentiero che passa dietro al suo getto d’acqua, così vicino ad esso che ti sembra di attraversarlo.
Due passi ancora e saremo a Gliùfrabùi, la cascata nascosta del sud dell’Islanda, con la sua poesia ovattata dietro la scogliera.
E ancora, la strada che ci porterà verso la Penisola di Snaefellness,
luogo di passaggio per un Viaggio al Centro della Terra, secondo l’autore Jules Verne!
Pronti ad attendere l’Aurora ed a scattare foto eccezionali con lo sfondo della montagna di Kirkjufell, la montagna più fotografata d’Islanda?
sesto giorno
A zonzo nella nella Penisola di Snaefellness, lungo tragitti ove l’energia positiva di questa Terra è riuscita a modellare paesaggi improbabili e incredibili:
Formazioni di basalto che sembrano colonne geometriche, esagonali, simmetriche, ordinatamente ammucchiate tra loro a formare la scogliera di Hosfos.
Sfioreremo poi Stykkisholmur, grazioso villaggio di pescatori con le sue antiche casette di origine danese, il suo porto e la chiesa dall’architettura moderna… prima di rientrare verso Reykiavik e le sue case dai tetti di latta dipinta: un vero e proprio arlecchino urbano.
settimo giorno
Qualche ora ancora in questa terra meravigliosa, per poi rientrare in Italia zeppi di tutto quello che questo viaggio ci ha regalato!