Marocco, la vita dei berberi del deserto

Chi non è mai stato nel deserto, può pensare che sia un luogo vuoto, dove non c’è nulla, monotono…

Solo cielo e sabbia e vita ridotta all’essenziale.
Ma il deserto è qualcosa di vivo.
Puoi sentire la tua anima tra queste dune e ciò che di autentico si muove in te,
Perché nel deserto non puoi attaccarti a niente, non ci sono punti di orientamento.

Nel deserto non puoi più nasconderti. Ti mette davanti a quello che c’è di insoluto nel tuo cuore
e che ti rende schiavo di paure e condizionamenti.
Il vento del deserto ti toglie il trucco, ogni piega, ogni maschera.
Ed è qui che ritorni a sentire veramente,
a dar voce alle domande che ti porti dentro
a capire
che quello che vuoi, può essere diverso da quello di cui hai veramente bisogno.

Ed è qui che l’incontro con i Berberi, il popolo del deserto, ribalta i tuoi schemi.
Berbero è una parola che significa libertà:
E quello che ti colpisce di loro è lo sguardo fiero e il sorriso calmo e accogliente, di chi è esattamente dove vuole essere.

Non sono solo abitanti del deserto,
ma il deserto abita in loro.
Per i berberi il deserto è come un padre amorevole:
ti dà tutto ciò di cui hai bisogno,
è CASA, una casa fatta di infinite dune di finissima sabbia dorata,
la terra sotto il grande cielo, senza confini
e in questo deserto,
in questo nulla pieno di tutto
dove non ci sono costruzioni o condizionamenti, capisci
che la tua certezza non puoi cercarla in qualcosa fuori da te, ma in te
e che sei tu l’unico padrone di te stesso,
e sei tu
a dare senso a tutte le cose, a decidere cosa fare entrare nel tuo mondo e da cosa o chi farti influenzare.

Questa è la vera libertà.

Come camminare nel deserto senza punti di riferimento?
Siamo berberi. Alla fine l’importante è  arrivare alla tenda, non importa quanta strada farai.

(cit)